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come un spazio per ulteriori progressi, Chaize lo considera come un segno di declino







               della produzione.


















               Dal 2001 i vecchi modelli esplicativi sono diventati obsoleti. Il perché è che l’oro ha
               già raggiunto il suo picco di produzione. E avendolo già raggiunto ora ci troviamo in
               una  specie di “terra incognita”, “hic sunt leones”. I costi di produzione si sono
               temporaneamente stabilizzati in alcuni paesi produttori dopo la crisi del 2008. Con un
               minimo  calo  (o  stabilizzazione)  dei  costi  di  produzione  per  le  miniere  d’oro  e  il
               sensibile incremento dei prezzi stiamo ora assistendo ad un temporaneo incremento
               della produzione mondiale.
               Ma questa è una specie di pausa che non modificherà il trend. Strutturalmente nulla è
               cambiato.
               Fra uno o  tre  anni da ora  riassesteremo  ad un  calo  della produzione globale,
               semplicemente perché nessun paese potrà eguagliare mai più le 1000 tonnellate/anno
               del Sud Africa negli anni ’60.
               La produzione di oro è cresciuta di un fattore 2.1 fra il 1959 e il 2010. Nello stesso
               arco di tempo la popolazione mondiale si è moltiplicata di un fattore 2.2. Quindi nel
               2001 (anno del picco) abbiamo avuto una produzione pro-capite più o meno identica a
               quella del 1959.
               Facendo il rapporto  produzione mondiale di oro / popolazione si  scopre che la
               produzione di oro ammonta a 0,36 grammi per abitante nel 2010, il che è piuttosto
               simile alla media che si ha per gli ultimi 100 anni (0,37 gr/abit).
               Ma secondo le stime si pensa che gli abitanti del pianeta saranno 7,2 miliardi per il
               2020 e intorno agli 8,2 miliardi per il 2030. Per avere un rapporto oro/ab pressoché
               stabile e un valore simile a quello dell’ultimo secolo sarebbe necessario che nel 2020
               la produzione di oro fosse intorno alle 2800 tonnellate e sopra le 3000 tonnellate per
               il 2030.
               Nel breve  termine (1-3 anni)  la produzione  potrà,  come discusso precedentemente,
               crescere e magari persino battere il record del 2001, ma fra 10 o 20 anni non potrà
               che essere minore per via delle quantità in uscita dalle miniere.
               Cosa inevitabilmente succederà è che assisteremo ad un aumento della popolazione
               (escludendo guerre atomiche) e ad un declino della produzione di oro.



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