Page 178 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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(ti vedo e non ti vedo, per qualcosa che appare e scompare,
                che si intravede soltanto. Atteggiamento defilato)
                 Un mi tuccari chi mi lassu

                (Detto  per  qualcosa  che  è  in  bilico,  ma  anche  più  riferito  a
                persona debole fisicamente o caratterialmente)

                Tutt'è bbonu e binirittu
                (tutto è buono e benedetto, augurio tipico siciliano)
                Supra papuli, canfugghia

                (Di male in peggio, dalla padella alla brace)

                Farisi u giummu comu li Turchi
                (Non capire assolutamente i motivi di una situazione)
                Purtari chiummu
                (Trad: portare piombo, significa portare sfortuna)

                Fari a vutata du sceccu

                (fare la curva dell'asino, significa fare una curva molto larga
                invadendo l'altra corsia di marcia)
                Orva di l'occhi!
                (Letteralmente: cieca. Sta per "che io possa accecare" se non

                dico il vero)

                O bozzu o chiaia
                (o bernoccolo o piaga. Scelta senza speranza)

                Mi sbiddianu l'occhi
                (Mi brillano gli occhi per la felicità)

                Ascippa e chianta


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