Page 41 - LA SICILIA - Cesare Ferrara
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dendo  a  quelli  che  vi  si  trasferivano  lotti  di  terra  "pro  faci-
          endis agricolturis, vineis, habitatibus, et opportunitatibus".
          Ma la crescita di Augusta doveva essere poi ostacolata dalla

          scarsità di abitatori e da difficoltà economiche. Sull'area della
          antica Gela fondò Eraclea (o Terranova), quasi a sbocco di un
          ampio  e  fertile  entroterra  (Historia  diplomatica,  V,  pp.  632,
          770).

          Nel  novembre  1239,  da  Lodi,  dispose  la  fondazione  di  un
          primo insediamento, una "habitatio ad opus nostrum tantum",
          "sopra la  grande fonte" a Burgimilluso  (poi Borgetto presso
          Menfi).

          Nello  stesso  tempo  ordinava  la  fondazione  di  un  casale  fra
          Sciacca e Agrigento, sul fiume S. Stefano presso il mare, tras-
          ferendovi gli uomini dei casali di Arcudaci e di Andrano; e di

          un altro casale "apud Cunianum", fra Agrigento e Licata. Inol-
          tre, assentiva alla richiesta degli uomini di Agrigento, Sciacca
          e  Licata,  che  lamentavano  l'ostilità  dei  "magistri  forestarii"
          regi,  e ordinava di  permettere loro di  raccogliere nei  boschi
          demaniali il legno necessario per costruire gli aratri (ibid., p.
          504).

          A Federico si attribuisce una "Constitutio sive encyclica" re-
          cante una serie di norme per un nuovo, più funzionale, ordina-

          mento  delle  masserie  regie,  nelle  quali  si  concentravano  gli
          uomini, si organizzavano i lavori agrari, l'allevamento, la la-
          vorazione dei prodotti.
          Pare  che  Federico  guardasse  con  particolare  attenzione  alle


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