Page 178 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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timane, avevano negato l’attracco alle navi, temendo proprio
                il virus.
                «Che faccio, lo ordino?», chiese la ragazza.

                «Eh?», fece lui.

                «L’ex voto dell’omino – disse lei – quello in argento. Quello
                che potrebbe simboleggiare la tua salvezza, dovuta alla laurea
                di tuo fratello. L’omino con il copricapo da laureato non c’è,
                ma questo direi che può andare. Costa meno di 20 euro. Com-

                priamolo, dai. Così lo porteremo in chiesa, lo lascerai lì, e la
                smetterai  di  tormentarti.  Farai  quello  che  devi.  Ringrazierai
                per essere rimasto vivo, e affideremo al paradiso tutti quanti
                non ce l’hanno fatta…».

                Il ragazzo rimase in silenzio.

                Immaginò  la  scena.  Loro  due  in  chiesa,  affranti.  L’omino
                d’argento, tutto lucido, nuovo, pronto per essere appoggiato al
                cuscino rosso degli ex voto. La preghiera di ringraziamento. Il
                ricordo di chi non era riuscito a ritornare a casa.

                Gli sembrò tutto surreale, insensato.

                Immaginò che quell’omino si rifiutasse di stare lì sdraiato ad
                aspettare, che si mettesse a sedere, che li guardasse con la sua
                testina piatta, come a chiedere loro che significato avesse. E
                gli parve che il suo viso piano piano si colorasse di vita, e as-
                somigliasse proprio a quello del collega venuto a mancare, e

                gli  dicesse  che  non  era  giusto,  no,  morire  così,  solo  perché


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