Page 255 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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Marisa era rimasta a guardarla, osservando i lineamenti puliti
          e armoniosi. Era molto bella, nonostante l’età. E non aveva un
          filo di trucco.

          «La sua attrazione per la morte - le disse – può sublimarla in
          modo  diverso,  attraverso  l’arte.  Non  troverà  mai  una
          spiegazione alle domande che ha in  testa, non si  illuda. Ma
          sarà sempre meglio che cercare risposte osservando chi si sta
          avviando all’ultima stazione della vita».

          Marisa arrossì.

          «Io… - disse – io non volevo essere indiscreta…».

          «Non lo è stata – rispose la donna – solo che certe cose riesco
          a percepirle, ormai, anche solo con uno sguardo. Capita a chi
          ha  vissuto  molto.  E  io  sono  sopravvissuta  al  Novecento.  E
          sono pronta a scoprire che cosa c’è oltre».

          «Pensa che ci sia qualcosa, oltre?».

          L’anziana fissava il soffitto, come una sontuosa creatura alata,
          che già è tutt’uno col cielo.
          «Non si toglierebbero la vita donne come Madama Butterfly,

          Tosca o Liù, se non fosse così».

          «Non ci avevo mai pensato – sorrise Marisa – non so quante
          lacrime ho versato, e quante ne verserò ogni volta, ascoltando
          queste opere…».

          L’anziana  aveva  chiuso  gli  occhi.  Sentiva  il  suo  respiro,
          sottile come una melodia.

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