Page 257 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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raccontare tutto all’anziana signora. Solo che non la trovò.
          La cameretta era vuota.

          Chiese al personale di turno. Era mancata nella notte. Scoprì
          che  aveva  superato  i  cento  anni.  E  che  era  stata  una
          grandissima diva della musica, corteggiata dai più grandi.

          «Si è ritirata all’apice del successo – le raccontò un medico,
          affascinato dalla sua storia – e ha scelto di isolarsi dal mondo,
          per  non  appannare  la  sua  immagine,  legata  per  sempre  alla

          giovinezza.  Ancora  si  acconciava  come  una  diva,  nella  sua
          casa. Ancora cantava, per sé stessa e per i suoi gatti, ai quali
          ha  lasciato  un  patrimonio.  Una  donna  singolare,  un
          personaggio. È stato un privilegio, averla qui…».

          Marisa  non  si  stupì.  Aveva  colto  la  profondità  della  sua
          anima. E quando aveva parlato di rinunce, aveva intuito che si
          riferisse alle scelte fatte nella sua stessa vita.

          Aveva rinunciato alla normalità, era sfuggita alla curiosità del
          suo  pubblico,  aveva  scelto  di  lasciare  di  sé  un’immagine
          perfetta,  a  costo  di  rifugiarsi  nella  solitudine  del  suo

          benessere, della sua riservatezza.
          Marisa si trovò a sorridere, al suo ricordo.

          Avrebbe  voluto  dirle  che  sì,  si  sarebbe  iscritta  al
          conservatorio.  Si  sarebbe  mantenuta  lavorando,  perché  quel
          suo lavoro le piaceva, ma avrebbe puntato tutto sulla musica.

          Mentre si avviava all’uscita, si sentì rincorrere da una collega,


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