Page 260 - Il Decamerone Moderno Vol. II
P. 260
prezioso. L’aveva esortata a credere in se stessa, a non
coltivare l’angoscia, a scegliere la luce. Nella sua lettera, c’era
anche qualcos’altro. Aveva predisposto una borsa di studio,
perché potesse affrontare gli studi senza spese. E le aveva
destinato uno dei suoi preziosi abiti di scena, perché provasse
a fare la diva.
Le parve di sentire sulla testa un battito di ali.
Alzò lo sguardo, vide qualcosa di bianco, di accecante.
P ro p ri o c om e u n a ci ve t t a d el l e n e vi .
«Stanotte non sognerò più di seppellirti, mamma – disse –
stanotte sognerò il mio primo spettacolo. E ti vedrò in prima
fila, accanto ad una magnifica signora della scena».
Fece il giro delle stanze, per controllare di aver finito tutto. Ed
il suo sguardo non andò a cercare i segni della morte, ma la
luce della vita. I suoi nonnini le apparivano adesso in modo
diverso. Non c’era da interrogarsi sulla fine imminente, ma da
sorridere alla pienezza dell’esistenza.
E quella sera li salutò canticchiando, sotto voce, una bella aria
d’opera.
260