Page 44 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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Aveva preso  la cassetta degli attrezzi,  e aveva cominciato a
                trafficare.  La  mamma  ogni  tanto  lo  guardava,  nel  suo
                pellegrinaggio fra corridoio e cucina. Lui le sorrideva sempre.
                Come un piccolo giardiniere premuroso.

                E ogni tanto le spegneva la televisione, quando la mamma si
                addormentava.  E  aveva  cominciato  a  prepararle  una  tisana
                calda,  quando  la  vedeva  troppo  persa  nel  suo  buio.  Era
                diventato  come  una  piccola  torcia  accesa,  che  ricacciava
                indietro le ombre. E funzionava, perché la mamma rispondeva

                ai sorrisi.
                Nella sua stanza, Giulietto ritagliava cartoncini e pezzettini di
                legno. Era qualcosa che stava preparando per la sua famiglia,

                ma  non  aveva  svelato  niente  nemmeno  agli  insegnanti  e  al
                nonno, che pure continuava a chiamarlo, ormai ogni giorno,
                sempre più preoccupato per la salute del nipote e della nuora.

                «E come stai, Giulio?».
                «Bene. Benissimo».

                «E cosa fai, oggi, di bello?».

                «Le mie lezioni. E qualche lavoretto…».

                «Di che si tratta?».

                «Un giardino».
                «Un giardino in casa? Con la terra, con i semi?».

                «Non proprio. Vedrai la sorpresa, quando sarà tornato papà. A
                proposito, si sa qualcosa di nuovo, sul suo rientro?».

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