Page 91 - Il Decamerone Moderno Vol. II
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«Eh… Una marea di problemi… Non possono assentarsi…
Saranno distanti, ma vicini nel pensiero…».
Gli anziani spalancavano gli occhi, si chiedevano se fosse
vero. Poi, per non soffrire, si illudevano che fosse così.
«Non possono, non possono – si consolavano – saranno qui la
prossima volta, verranno tutti…».
Non tutti, certo. Qualcuno arrivava, trafelato. Restava
mezz’ora, poi svaniva di nuovo. Era la vita. Era così.
A volte, violando il regolamento, Rosa si inventava dei piccoli
doni, che attribuiva ai figli e ai nipoti.
«Glielo manda suo figlio…». «Lo ha spedito sua nipote».
«Guardi che bel pensiero, si vede che gli manca tanto».
Non era vero. Al massimo, arrivava qualche piccola donazi-
one, per compensare la mancanza di interesse. A volte erano
telefonate di scuse. Oppure, ai compleanni, l’invio di un ser-
vizio di catering, con la torta di panna.
Ai vecchietti sarebbe bastato un abbraccio, una brevissima
visita, un momento di presenza. Non avveniva. Mangiavano,
allora, la loro fetta di torta, e trovavano conforto ripensando
all’infanzia. E se ne andavano a dormire con l’illusione di
essere felici.
Rosa era consapevole delle difficoltà dei familiari. Erano tutti
presi da una vita frenetica, che non dava tregua. Ed era anche
certa che i vecchietti stessero meglio lì. Avevano qualcuno
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