Page 101 - Lezioni di Mitologia;
P. 101
89
nell'eccidio di Troia, tentasse fuggire l'imminente
fortuna, ignorando che fra le cure dei vincitori non
fu mai la riverenza dei numi.
In qualunque maniera succedesse la divisione del-
l'universo, Giove, dopo questa, fu tranquillo. Ozio
beato regnò nell'Olimpo, e coll'ozio vennero i vizj,
che mai sempre furono la ricreazione dei potenti
sicuri.
L'amore divenne gran parte della vita di Giove
che vestì mille sembianze per deludere il geloso
ingegno di Giunone, e macchiando i talami de'mor-
tali, gl'illustrò col vitupero, associando in tal ma-
niera col cielo la terra. Il celebre ratto di Europa
che die nome ad una parte del mondo, è fra le
segnalate imprese di Giove. Teocrito, ovvero altro
greco poeta, lo dà descritto in un Idilio, con tanta
grazia e semplicità così bella che vince ogni dire.
Uditene la traduzioue che ho tentata, e che sarà
copia infelice di così leggiadro originale.
Già Venere ad Europa un caro sogno
Mise allora che l'ombra ultima cade
Alla sorgente aurora, e dolce il sonno
Siede sugli occhi, e con soave nodo
Gli lega e vince le disciolte membra.
Quando dei veri sogni erra la schiera
Per le tacite case, e colle nere
Ali ricopre gli stancati letti,
Allor dormia nelle sublimi stanze
La figlia di Fenice, e le parea
Veramente veder due terre in lite.
NiccoLiNi. Lez. di MU. ecc. 12