Page 97 - Lezioni di Mitologia;
P. 97
85
quindi concesse maraviglioso intelletto. Reda, Itome,
Adrastea, le sorelle dei Cureti figlie di Melissea,
Tisoa, Agno, si disputano nell'antichità l'aurea culla
del fi"lio di Saturno. Né mancò chi le colombe e
l'aquile ministre del folgore gli assegnasse in edu-
catrici.
Lasciò scritto Cicerone che in un tempio vene-
ratissìmo vedevasi la statua della Fortuna, dal di
cui seno beato suggeva Giove con Giunone il pri-
mo alimento; e ninna certamente gli antichi imma-
ginarono nutrice del Tonante più degna.
Secondo alcuni erano così le cure divise: Adra-
stea lusingava il sonno di Giove; le ninfe Melie,
recandolo in seno, lo nutrivano del latte amalteo e
del mèle dell'ape, detta Panacri da Callimaco; onde
nacque l'opinione, seguita da Virgilio, espressa in
un'antichissima gemma veduta dal Bandini.
Protessero l'educazione del nume i Coribanti, che
furono detti Cureti ancora, e Dattili Idei, che con
celere ed armonica danza movendosi, picchiavano
gli scudi per occultarne il vagito.
Così sono rappresentati in due medaglie dei Lao-
dicesi e degli Apamesi di Frigia, destinate ad ono-
rare due imperatori romani, Caracalla e Decio.
Titano si accorse che Giove e i fratelli di lui
erano contro il giuramento educati; onde di tale
sdegno arse che Saturno e Rea circondò di catene.
Udì Giove adulto il fato dei genitori; raccolse gran
schiera di soldati cretesi e di stranieri esuli, e nel
primo impeto di battaglia debellò i Titani, e ripose
sul soglio Opi e Saturno. Innanzi di combattere fece