Page 97 - Lezioni di Mitologia;
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       quindi concesse maraviglioso intelletto. Reda, Itome,
        Adrastea,  le  sorelle  dei Cureti  figlie di  Melissea,
       Tisoa, Agno, si disputano nell'antichità l'aurea culla
       del  fi"lio di Saturno. Né mancò    chi  le colombe e
       l'aquile ministre del folgore gli assegnasse in edu-
       catrici.
          Lasciò  scritto Cicerone che in un tempio vene-
       ratissìmo vedevasi la statua della Fortuna, dal di
       cui seno beato suggeva Giove con Giunone        il  pri-
       mo alimento;   e ninna certamente gli antichi imma-
       ginarono nutrice del Tonante più degna.
          Secondo alcuni erano così   le cure divise: Adra-
       stea lusingava   il sonno  di Giove;  le ninfe  Melie,
       recandolo  in seno, lo nutrivano del latte amalteo e
       del mèle dell'ape, detta Panacri da Callimaco; onde
       nacque l'opinione, seguita da Virgilio, espressa in
       un'antichissima gemma veduta dal Bandini.
          Protessero l'educazione del nume   i Coribanti, che
       furono  detti Cureti ancora,  e Dattili Idei, che con
       celere ed armonica danza movendosi, picchiavano
       gli scudi per occultarne   il vagito.
          Così sono rappresentati in due medaglie dei Lao-
       dicesi e degli Apamesi   di Frigia, destinate ad ono-
       rare due imperatori romani, Caracalla e Decio.
          Titano  si accorse  che  Giove e  i  fratelli  di lui
       erano   contro  il giuramento educati; onde    di  tale
       sdegno arse che Saturno e Rea circondò di catene.
       Udì Giove adulto    il fato dei genitori; raccolse gran
       schiera di soldati cretesi e  di stranieri esuli, e nel
       primo impeto di battaglia debellò   i Titani,  e ripose
       sul soglio Opi e Saturno. Innanzi di combattere fece
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