Page 98 - Lezioni di Mitologia;
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sacrifizio in Nasso, e gli apparve un'aquila, augu-
rio della vittoria futura; perciò volle che sacra gli
fosse, e quando, al dir di Orazio, l'esperimento fe-
dele in rapire il biondo Ganimede, su i vaganti uc-
celli le concesse l'impero. Perciò nei monumenti è
sempre posta al destro lato di Giove, e nel Museo
Guarnacci si vede un simulacro, ove Giove stesso
colla tazza nella destra pasce la regina dei volatili
quantunque tal ministero sia dato comunemente a
Ganimede nelle antiche sculture. Nel Museo Ghe-
rardesca, vedrete Giove assiso sopra ornatissimo
trovo, che il destro piede fa posar sull'aquila, quasi
base delle sue alte venture.
Non placarono i henefizj del figliuolo 1* atroce
animo di Saturno, il quale memore degli oracoli
fatali, insidie gli preparava. Giove, avvertito, riunì il
primiero esercito, e cercò di aggiungere i Cecropi
fallaci, che ricevuti gli stipendj, derisero la fede del
giuramento, onde il nume sdegnato in sciinmio li
converse.
Giove, nonostante, trionfò del padre; gli tolse il
trono, lo avvinse, e piombar lo fece nel Tartaro,
dove gli die per custodi Cotto e Briareo. Tanto la
sete del regnare poteva ancora negli Dei!
Né bastò al sire dell'Olimpo questa vendetta:
tolse a Saturno il mezzo di generare altri figli. Dre-
pano fu chiamato Corcira dalla falce ministra di
quell'ingiuria, a cui deve il suo nascere la madre
degli amori.
Favoleggiarono gli antichi che Apollo coronato
di lauro e vestito di porpora cantasse dopo la pugna