Page 241 - Lezioni di Mitologia;
P. 241

229
     mi curerei  di rispondere, che poche memorie ci sou
     restate nelli  scritti a noi  pervenuti, e soltanto di
     quelle che o per la situazione in luoghi assai    fre-
     quentati,    per la religion de' popoli, o per altre cu-
     riose avventure   si rendevano più interessanti. Si è
     fatta commemorazione assai inesattamente da Plinio
     e Pausania, e casualmente da alcuni      altri; e per-
     ciò sono restate ignote quasi 1500 statue del solo
     Lisippo, ognuna delle quali, secondo Plinio, poteva
     render l'autore   illustre; non mi curerei,   dico,  di
     questa   risposta, ma  sosterrei  piuttosto, che vera-
     mente è questo uno dei quattro celebri Apollini in
     marmo rammentati da Plinio, ma che non può de-
     terminarsi per mancanza di piìi accurata descrizione,
     Lasciando da parte quelli che non possono conve-
     nire all'azione del nostro, ne rammenta Plinio due
     di Filisco, un  di Prassitele, ed uno    di Calamide.
      Quei di Filisco erano   nei Portici di Ottavia, uno
     nel suo tempio, l'altro per ornamento, e questo ag-
      giunge ch'era nudo. Da tal particolarità sembra in-
      ferirsi che l'altro fosse  vestito. Ma l'essere anche
      ai tempi di Plinio   situati ambedue in luogo pub-
      blico e sacro,  mi fa pensare che non     fossero  poi
      trasportati ad Anzo dove fu scoperta     questa  insi-
      gne scultura.
        » Più facilmente può credersi questa statua l'A-
      pollo di marmo di Prassitele che Plinio annovera
      fra le più belle opere di quello scultore, senza ad-
      ditare  il  sito preciso  dove  si custodiva. Potrebbe
      anche con maggior probabilità esser quello     di Ca-
      lamide esistente ai tempi di Plinio negli Orti Ser-
   236   237   238   239   240   241   242   243   244   245   246