Page 242 - Lezioni di Mitologia;
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Yiliani, appartenenti agli Augusti fino dai tempi di
Nerone, donde può essere stata trasferita nelle de-
lizie Anziatine, o da Antonio, o da Adriano che
frequentavano quel soggiorno.
» Questa statua, una delle più maravigliose, rap-
presentava l'Apollo Alessicaco, ovvero Averrunco,
cioè Allontanatore dei mali, ed era stata a questo
nume eretta in Atene dopo la cessazione di un male
epidemico. Ben conveniva in questa occasione una
simile rappresentanza di Apollo in atto appunto di
saettare infermità e morte, ma nel tempo stesso
col serpe ai piedi, simbolo dei rimedii e della sa-
lute; per mostrare che il morbo eccitato dall'ira del
nume cessava poi per la sua clemenza col mezzo
dell'arti agli uomini da lui insegnate. Che se si
voglia vibrante i dardi contro il sespente Pitone,
è anche questa un'immagine tutta propria dell' A-
polline Averrunco, giacché questa favola fìsica non
aveva altro significato che la dissipazione operata
dal sole de' vapori maligni esalati dalle grandi inon-
dazioni della terra confuse col diluvio universale,
perciò adattatissimo simbolo del fine di una mor-
talità impetrato dalla potenza d'Apollo.
» Nel terminare queste riflessioni su tanto incom-
parabile simulacro, non voglio defraudare il lettore
di una descrizione piena d'estro di questa statua
dettata a Winkelmann dall'entusiasmo che concepiva
in considerarne cogli occhi e coU'immaginazione le
straordinarie bellezze. Eccola:
» La statua dell'Apollo di Belvedere è il più su-
blime ideale dell'arte, fra tutte le opere antiche che