Page 48 - Lezioni di Mitologia;
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             mistura di sale e farina di orzo, detta mola, e stri-
             sciando loro l'obliquo coltello dalla fronte sino alla
             coda.
                Osservate   queste cose,  il sacerdote ammantato
             di bianca o purpurea veste dettava le preci, e spar-
             geva   il vino  fra le corna della vittima destinata.
             Costumavasi ciò alcuna volta pure      dagli  astanti
             giacché Virgilio ne rappresenta Didone bellissima,
             che tenendo dalla destra la patera,     diffonde  il  li-
             quore di Bacco sulla candidissima ostia, pregando
             voti inesauditi. Dopo  il vino e le preghiere conspar-
             gevasi  coir accennata mola    il tergo della  vittima
             già coll'acqua lievemente spruzzato:    si arrecavano
             in mezzo   al mistico mormorio dei sacerdoti    i sacri
             coltelli  e  le scuri  e l'urna  ripiena  dell' acqua  pei
             ministri  ; quindi gettavasi  il resto della mola  , coi
             peli strappati  alla  fronte  dell' animale consacrato,
             nel foco che sopra l'ara splendeva    ,  il che diceasi
             primo libamento   ; quello per cui propiziavasi tenea
             l'altare  colla destra  ,  e finalmente la vittima per-
             cossa cadeva nel proprio sangue,    il di cui spruzzo
             sovente sulla bianca veste del sacerdote rosseggiava.
                Purgate ed aperte   le vittime, nelle di cui viscere
             palpitanti cercavano   l' ira  degli  Dei  e  gli  eventi
             occultati nel futuro,  l' incenso accresceva la fiamma
             dell'altare, a questo succedeva   il vino, e poscia le
             scelte  parti della  vittima  consperse  dell' indicata
             mola erano    offerte  agli Dei. Le reliquie  si serba-
             vano   ai solenni conviti.
                Alle divinità dell'aria, oltre il fumo delle vittime,
             caro era ancora l'odore   di  eletti incensi; onde Me-
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