Page 257 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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* NELLA GRECIA.
3 5^
le bellézze cbe il corpo umano può ricevere
nelle varie epoche della nostra vita. Se la ma-
teria ribelle non avesse opposta un’ invincibile
resistenza all’ azione divina , il mondo visibile
possederebbe tutte le perfezioni del mondo in-
tellettuale. Le bellezze particolari per verità
non farebbero sopra di noi che un’impressione
leggiera, poiché sarebbero comuni agl’ individui
dello stesso sesso e della stessa età; ma quan-
to più forti e più durevoli sarebbero le nostre
sensazioni all’ aspetto di quell’ abbondanza di
bellezze sempre pure e senza mistura d’ im-
perfezioni , sempre le medesime c sempre
nuove !
Ora l’anima nostra, in cui riluce un rag-
gio di fuoco, emanato dalla divinità aspira
,
continuamente al bello essenziale (i); essa ne
cerca i deboli avanzi dispersi negli esseri che ci
stanno d’ intorno, e ne fa essa medesima spic-
car dal suo seno faville che brillano nei ca-
pi d’opera dell’arte, e fanno dire che i loro
autori al pari de’ poeti sono animali da una fiam-
ma celeste ( 2 ).
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A,
. , , .
0) Idem nel convit. t. 3, p. su. Idem in Fedr-
s5i.
pag . . > . . *
(a) Jun. della pittura l. 1 , c. 4 » p- *3.
Tomo X.
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