Page 258 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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2 58 VIAGGIO d’aNACARSI
Questa teoria da chi veniva ammirata , eia
chi combattuta. Filota prese a dire : Aristotele ,
che non si abbandona alla propria immagina-
zione, forse perchè Platone vi si abbandonava
si contentò di dire che la bellezza
di troppo ,
altro non era che l’ordine nella grandezza (i).
Di fatti l’ordine suppone la simmetria, la con-
venienza, Tarmonia: nella grandezza sono com-
prese la semplicità, l’unità, la maèstà. Fummo
d’accordo che questa definizione racchiudeva
press’a poco tutt’i caratteri della bellezza tanto
universale quanto individuale.
,
Da Cnido andammo a Milasa , una delle
principali città della Caria. Essa possedè un
ricco territorio, e quantità di tempj , alcuni an-
tichissimi, tutti costruiti di un bel marmo,
tratto da una cava vicina ( 2 ). La sera Stratonico ci
disse che voleva sonar di cetra in presenza del
popolo radunato, e non ne fu distolto dal no-
stro albergatore, che gli raccontò un fatto dì
fresco accèduto in un’altra città di questo di-
stretto chiamata Jaso. La moltitudine era con-
corsa all’invito d’un sonatore di cetra. Nel ino-
(») Arìsiot. dei costum. /. 4> e. 7 , t. a p. 4».
,
Idem della poet. c. 7 /.
, 8 , p. 658.
(a) Strab. I. 14 , p. 668. Erod. I. 1 , <r. 171.
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