Page 261 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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CAPITOLO LXXHL
     CONTINUAZIONE DEL CAPITOLO PRECEDENTE.
       Isole di Rodi, di Creta , e di Coo,
              Ippocrate.
      Noie- imbarcammo a Cauno. Avvicinan-
    dosi a Rodi, Stratonico ci cantò quella bella
    ode , in cui fra le altre lodi che Pindaro dà a
    quest’isola, la chiama figlia di Venere, e sposa
    del sole  : espressioni forse relative ai piace-
         ( 1 )
    ri che  la Dea  vi distribuisce , e all’attenzione
    che ha  il nume d’onoraria perpetuamente di sua
    presenza  ; perciocché pretendesi che non vi sia
    giorno dell’anno,  in cui almeno per qualche
    momento non vi si vegga il sole  ( 2 ). I Rodiani
    il riguardano come la loro principale divinità(3),
    ed il rappresentano su tutte le loro monete.
      Rodi chiamossi anticamente Ofiusa (4), o
     (1) Pind, olimp . 7 , v. a6.
     (a) Plinio  l. a  c. 6a  /.
            ,   ,  1  , p. io 4 -
     ( 3 ) Dìod. Siculo L 6, p. 327.
     (4) ’O <piS<rtra, da  , serpe. Strab. l.kl\, p. 663 .
    SteJ. in 'P*cT.


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