Page 260 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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         260  VIAGGIO d’aNACARSI NELLA GRECIA.
         degli uomini è paragonato a quello delle fo-
         glie (i). Era il tempo d'autunno, in cui le fo-
         glie ingialliscono.  Gli abitanti avendosi a male
         un tale scherzo: « io, rispose, non posso dire
         » che questo luogo sia poco sano  poiché veg-
                           ,
         » go che  i morti stessi camminano  ( 2 ) ». Fu
         d’uopo andarsene tosto, non senza riprende-
           )
         re Stratonico, che in aria ridente ci disse, co-
         me una volta a Corinto gli sfuggì di bocca qual-
         che scherzo indiscreto che fu malissimo accolto.
         Una  vecchia  lo guardava attentamente ;  egli
         volle saperne la ragione; e la donna, te là dirò,
         rispose: questa città non può soffrirti un gior-
         no solo nel suo seno; come mai tua madre t’ha
         portato nove mesi nel suo (3)?
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          lliad.  I. 6 , v.  il\6.
         .... Quale delle foglie ,
        Tale è la stirpe degli umani. Il vento
        Brumai le sparge a terra , e le ricrea
        La germogliarne selva a primavera
        Così luom nasce, così muor
                     Trad. Monti, v. 1 80 e seg.
         ( 2 ) Strab.  I. 14  , p.6bi. Eristaz. inDìonis . perieg.
        v. 533. pres. Geog. minori
                      t. 4  , p. io5.
         (3) Ateneo ivi.
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