Page 268 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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        avranno flotte sempre pronte a proteggere  i!
         loro commercio; un commercio per radunare
        ricchezze; ricchezze per essere in istato di man-
        tenere le' flotte.
           Le leggi loro inspirano un amore ardente
         per la libertà : i monumenti superbi imprimo-
         no loro nell’anima idee e sentimenti di grandez-
         za. Essi conservano la speranza ne’ più calamitosi
         cimenti, e l’antica semplicità de’ loro antenati
         in seno dell’opulenza  (a). Talvolta  i loro co-
        stumi hanno ricevuto delle scosse ben forti; ma
        sono talmente attaccati a certe forme di ordine
        e di decenza, che simili scosse non recano che
        un’influenza eflmera. Essi si iànno vedere in
        pubblico con abiti modesti e con un grave con-
        tegno. Non si veggono mai correre per le stra-
        de o  affollarsi l’uno sopra l’altro. Assistono
        agli spettacoli in silenzio; e in quei banchetti,
        dove regna la fiducia dell’amicizia e l’allegria,
        essi rispettano sé medesimi (i).
          Noi scorremmo l’isola nella sua parte orien-
        tale , dove si pretende che una volta abitassero
        i giganti (2). In latti vi si scoprono ossa d’ una
                           *  •  .
         (a) Si veda la nota duodecima in fine del volume.
         O) Dion. Crisos. oraz. 3i, p. 36p, orai. 3a, p.
         (a) Diod. Siculo  l. 6 , p. 3a<j.



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