Page 274 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
P. 274
, >2 74 VIARIO D* ANÀCARSI
la testa dì loro e che fu nominalo Minotauro.
Stratonico, radunando le tradizioni più contrad-
dittorie e le (àvole più assurde , esposte le avea
come verità importanti ed incontrastabili. Ne
risultava una ridicola narrazione che ci faceva
tremare per Iuij ma la moltitudine inebbriata
dalle lodi, di cui la colmava* non cessò d’ in-
terromperlo cogli applausi.
Finita la sessione, egli venne a raggìugner-
ci, e noi Io interrogammo se volendo divertirsi
a spese di quel popolo, non avesse provato ve-
run timore d’ irritarlo con elogi tanto caricati.
No, rispose egli} la modestia delle nazioni, co-
me quella de’ particolari, è una virtù tanto man-
sueta, che senza rischio veruno si può trattarla
con insolenza.
La strada che conduce all’antro di Giove,
è molto amena: si trovano a lato di essa alberi
prati ridenti, ed un bosco di cipressi
superbi ,
ragguardevoli per la loro altezza e per la loro
bellezza, boschetti consacrali ai numi, ed un
tempio che non tardammo a trovare (i). All’in-
gresso della caverna stavano sospese moltissime
offèrte. Ci fu fatto osservare come cosa mirabi-
le uno di que* pioppi neri che ogn’anno recano
(») Plat. delle leggi L i, t. a, p>
Digitized by Google