Page 277 - Viaggio di Anacarsi il giovine nella Grecia verso la meta del quarto secolo avanti l'era volgare del signor G.J. Barthelemy. Tomo primo duodecimo
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NELLA GRECIA.  277
    lo spazio d’ incirca mille e duecento passi , tro-
    vammo due sale quasi rotonde, ciascuna delle
    quali aveva ventiquattro piedi di diametro, sen-
    2 altra uscita che quella che vi ci aveva condot-
    ti, ambedue scavate nella roccia, come pure
    una parte del viale da noi trascorso (1).
       I nostri conduttori pretendevano che que-
    st’ ampia caverna fosse precisamente quel  fa-
    moso labirinto, dove Teseo pose a morte  il
    Minotauro, che Minosse vi teneva rinchiuso.
    Aggiugnevano che in origine il labirinto non fos-
  ,
    se destinato che a servir di prigione (2) (a). Nei
    paesi di montagne il difetto di carte geografiche
    ci obbligava sovente a salire sull’ eminenze per
    riconoscere la posizione rispettiva de’luoghi. La
    vetta del monte Ida  ci presentava una stazione
    favorevole. Facemmo provvigione per alquanti
    giorni. Una parte della strada si fece a cavallo e
    l’altra a piedi  ( 3 ). Si visitano, nell’ ascendere,
    gli antri nei  quali abitavano gli antichi Crete-
    si 4 ). Si passa attraverso di selve di quercie,
      (
    d’aceri, e di cedri. Ci colpi la grossezza straor-
     ( 1 ) Idem ivi p. 65.
     (2) Filocr. ap. Fiutar, in Teseo  t.  1  , p. 6.
     (a) Si veda la nota decìmaterza in fine del volume.
     (3) Tournef. viag.  t.  1  , p. Si.
     (4) Diod. Sicul.  I. 5  , p. 334.


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