Page 14 - I Segreti del digiuno al Futuhat FINAL
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Muḥyīddīn ibn ʿArabī                                   13

                  l’alleggerimento ( ), e quella guida è ciò che venne
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                  ordinato  all’Inviato  di  Allah,  che  Allah  faccia
                  scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, di seguire.
                  E  questo  sforzo  di  giurisprudenza  lo  indusse  a
                  ritornare da Allah per chiederGli un alleggerimento
                  [del  numero  delle  ṣalāt]  e  non  smise  di  andare  e
                  venire tra Allah, sia Egli esaltato, e tra Mosè, su di
                  lui la Pace, f nché non disse ciò a cui lo condusse
                  l’adab:  “Mi  vergogno  di  fronte  al  mio  Signore”,  e
                  la faccenda si concluse con l’alleggerimento ad un
                  decimo, e discese con quello dalla sua comunità. E
                  gli venne prescritto di legiferare per la sua comunità
                  la giurisprudenza nei giudizi, nei quali vi è il bene
                  (ṣalāḥ) del Mondo, in quanto egli, che Allah faccia
                  scendere su di lui la Sua ṣalāt e la Pace, per mezzo
                  della giurisprudenza era andato e rivenuto tra Allah
                  e tra Mosè, su di lui la Pace, e ratif cò ciò riguardo
                  alla sua comunità af  nché essa diventasse familiare
                  con quello che era occorso a lui e non si sentisse
                  estranea” [Cap. 340 (III 155.26)].

            L’af ermazione  che  il  giurisprudente  può  sbagliare  ma  è
            comunque ricompensato, riportata nello ḥadīṯ citato, è per
            certi aspetti altrettanto sconcertante ( ) quanto il fatto che
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            10  ) Cioè quello che Mosè gli disse di fare era il contrario di ciò che egli aveva fatto
            allorché era soggetto alla guida divina.
            11  ) Mi riferisco ad esempio allo ḥadīṯ riportato da Muslim, XLVII-15, secondo il quale
            “Colui che stabilisce una buona regola (man sanna sunna ḥaṣana) nell’Islām, ed essa viene
            applicata dopo di lui, avrà la ricompensa di coloro che l’avranno seguita, senza che
            nulla sia tolto della loro ricompensa, e chi stabilisce una cattiva regola nell’Islām, ed
            essa viene applicata dopo di lui, porterà il fardello di coloro che l’avranno seguita,
            senza che nulla sia tolto del loro fardello”. Colui che stabilisce una cattiva regola è
            punito, mentre chi formula secondo giurisprudenza un giudizio sbagliato è comunque
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