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8 I Segreti Del Digiuno
di pietrif cazione, af ermando nel contempo che la porta
della giurisprudenza era stata chiusa.
I giudizi legali o i regimi giuridici si suddividono in cinque
classi, come ricorda Ibn ʿArabī:
“I giudizi legali di Allah, che sono i limiti (ḥudūd)
da Lui imposti ai servitori, sono l’obbligatorietà,
la proibizione, il biasimo, la raccomandazione
e la indif erenza. Chiunque dispone di fare un
movimento e una sosta è inevitabile che il suo
disporre riguardi l’obbligatorio, o il proibito, o il
raccomandato, o il biasimato o l’indif erente” [Cap.
525 (IV 168.10)] ( )
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Per quanto riguarda invece le fonti o i fondamenti (uṣūl) di
tali giudizi, egli precisa:
“Sappi che sono tre i fondamenti dei giudizi della
Legge (aḥkām aš-šarʿ) sui quali vi è accordo: il Libro, la
Sunna con molte catene di trasmissione (mutawātira)
ed il consenso (iǧmāʿ). Per ciò che concerne il
ragionamento per analogia (qiyās), i dottori della
Legge hanno punti di vista divergenti: alcuni
sostengono che esso costituisce una prova (dalīl) e fa
parte dei fondamenti dei giudizi, altri sostengono –
ed è il mio punto di vista – che non bisogna farvi
ricorso” [cap. 88 (II 162.11)].
6 ) Le stesse classi sono riportate anche nel Cap. 158 [II 257.17] e nel Cap. 558 [IV
214.31].